Perché illustrazioni imperfette e chi sono le anime scalze?
Qui sempre io, Fra la Selvaggia, nelle vesti di Brafeis, la mia personalità che crea illustrazioni imperfette per anime scalze. Oltre a parlare di arte nomade sul blog e scrivere per altre persone che hanno qualcosa da dire ma non trovano il tempo o le parole, disegno.
Traccio pensieri ed emozioni attraverso linee e colori, creando un ponte tra ciò che sento e ciò che non riesco a dire. Qui trovi il come e il perché lo faccio, oltre ad un assaggio delle mie creazioni.
ILLUSTRAZIONI TIMIDE – mi presento –
Sono una di quelle timidone che non ha mai saputo vendersi nè tantomeno presentarsi; la sola idea di incasellarmi in definizioni statiche mi fa venire l’orticaria. Ma dato che sono una grande fan del mettersi in situazioni scomode, perché è dalla scomodità che si genera il movimento e dunque una conoscenza più profonda di noi stessə, voilà: mi presento, mi definisco (si ma mai troppo eh) e ti faccio conoscere ciò che creo. Che le danze abbiano inizio !
LA MIA STORIA – dall’imperfezione all’illustrazione –
La mia storia è una storia comune per alcunə e insolita per altrə, sicuramente è una storia imperfetta, come piace a me. Non ho mai studiato a livello professionale nessuna delle arti che pratico e sperimento. Faccio parte di quelle persone che per molto tempo ha creduto di non poterci far nulla di che, con la propria creatività, perché “l’arte è solo un hobby” e di “arte non si campa”.
Da adolescente fortemente insicura e in conflitto con me stessa ho ceduto alle insicurezze e le ho trasformate in convizioni limitanti: “non posso”, “non sarò mai abbastanza”, “se mi dedico alla mia creatività la famiglia e gli amici non mi capiranno e quindi mi abbandoneranno”; insomma cosine soft e di easy gestione adolescenziale.
Ma la vuoi sapere la verità che per molto tempo ho nascosto a me stessa? La paura più grande che avevo non era quella di fallire, ma quella di riuscire. Avevo paura di dove la mia creatività mi avrebbe portata, perché quando accogli la tua chiamata creativa è finita: tutte le maschere cadono di fronte alla purezza dell’Arte e tu ti ritrovi nudə davanti al mondo. E per una cresciuta in un contesto leggermente pudìco, chi “c’aveva” il coraggio di mostrarsi nuda?! – ironia, right? –
Trovarsi nudə davanti al mondo significa svelarsi in tutta la propria imperfezione. E se all’inizio ne vedevo motivo di ostacolo e difficoltà, perché la società ci spinge in una corsa verso un’inesistente perfezione, ad oggi faccio dell’imperfezione il mio baluardo, la mia fedele compagna, perché è in lei che risiede la più pura bellezza.
Ecco perché “illustrazioni imperfette”: a volte sono incomplete, spesso non rispettano regole di prospettiva, colore o tecnica; sono semplicemente il riflesso di me e il prodotto di un momento fatto di gioco, sperimentazione e introspezione.
ILLUSTRAZIONI E VIAGGI – il viaggio come via verso l’Arte –
Io son convinta esista una parte dentro di noi, che chiamo l’Io Selvaggio, che lavora costantemente per mostrarci come incarnare la versione più autentica di noi. Spesso questo lavoro lo fa in sordina, non ce ne accorgiamo lassù, in superficie, finché però non arrivano dei momenti rivelatori, in cui tutti i passetti precedenti acquisiscono significato e chiarezza.
I passi in sordina nella mia vita sono stati molti e ad un certo punto hanno iniziato a trovare il loro senso.
Ogni viaggio fatto, da quelli alla ricerca di verità in Kenya a quelli che hanno generato crisi interiori come quello in India, a quelli fatti in sola compagnia del mio istinto, ha poi trovato un perché – ed uno di questi perché lo puoi scoprire nel mio racconto di viaggio “Il richiamo della strada” disponibile su Ko-fi ad offerta libera – .
La scelta di studiare antropologia ha trovato un senso, così come quella di trasferirmi in Francia, di frequentare un giro di persone che facevano arte quotidiana, che si esprimevano ed amavano liberamente.
Ogni scelta all’apparenza insensata o irrazionale si stava rivelando la più logica di sempre, perché al servizio della logica del cuore, di quell’ardente necessità di trovare me stessa e il mio modo di stare al mondo. Il viaggio è stata la mia via verso l’Arte.
Viaggiando ho lasciato a casa l’unica versione di me che conoscevo e ne ho incontrata un’altra, e un’altra ancora
Il sentimento di essere incomprensa al mondo si è trasformato in un senso di appartenenza, la sensazione di catene in libertà, la frustrazione in Creazione, portandomi così, in un’impeto notturno di fine 2018 a dichiarare che il 2019 sarebbe stato un anno d’Arte. Ho ripreso in mano colori e linee e ho deciso di dare fiducia all’impulso creativo che sentivo dentro. Tre anni dopo ho preso il coraggio di provare a chiamarmi artista, di chiamare i miei scarabocchi illustrazioni e di chiamare il mio tempo creativo lavoro.
STILI, TECNICHE E LAVORI – un’arte molteplice –
Mi piace sperimentare diverse tecniche e stili. Da ognuno imparo e in ognuno trovo un canale per esprimere le varie personalità che mi abitano. A lungo mi sono sentita in difetto per non avere un “mio stile”, per poi capire che l’unico stile necessario è quello della propria voce. Ho numerosi interessi e passioni distanti fra loro, avessi molte vite vorrei sperimentare i più svariati mestieri, non mi sento a casa da nessuna parte ma sento un pezzo me in ogni luogo. Questa molteplicità esteriore si traduce anche nei miei sentire interiori e si manifesta quindi in diverse tecniche e diversi supporti di espressione artistica.
Sono molteplice e così lo è la mia arte.
TRACCE SELVAGGE E IMPERFEZIONE GIOIOSA
Ecco […] alcuni PEZZETTI DI RESINA di pino per appiccicare le piume agli alberi e mostrare la strada.
– Donne che corrono coi lupi, C. Pinkola Estés –
Quando ho letto questa frase la prima volta ho esclamato: “Ecco, questo desidero che siano le mie illustrazioni, una traccia!”. Attraverso il processo creativo, abbandonandomi a ciò che mi arriva a livello intuitivo e portandolo in materia, finisco sempre per ritrovare indicazioni stradali importanti.
Ogni illustrazione vuole essere un indicazione, un aiuto per non perdersi nel bosco e riconnettersi con ciò che davvero conta, con quella che è la nostra strada.
Mi rivolgo quindi ad anime scalze, che non hanno paura di sporcarsi i piedi, di viaggiare dentro di sé, o meglio, che sanno che la paura è solo un’alleata in più e non un nemico, e che al di là della resistenza c’è la scoperta di un’orizzonte più luminoso. – anche perché diciamocelo, io spesso me la faccio sotto dalla paura, però sì, l’ho scoperta amica –
DOVE MI TROVI – Arte nomade e imperfezione viaggiante –
Vivo nomade, creo dal mio nido su ruote, un piccolo van abitato con amore; ciò che creo viaggia con me, attraverso mondi, avventure, storie. Arriva ovunque, anche a te se vuoi!
Mi trovi nel magico mondo del web su Instagram, nel mio nuovo shop Etsy o ancora, per non far mancare nulla, anche su Kofi, dove puoi offrire liberamente la cifra che più si accorda con le tue possibilità.
Insomma di modi per mostrarmi il tuo sostegno ed amore ce ne sono e io sarò profondamente grata se sceglierai di farlo, aiutandomi a perseguire i miei sogni e la chiamata creativa alla quale non posso sottrarmi.
Con amore e imperfezione,
Brafeis
@theflowofmybody